Archeologia Narrante è una forma di comunicazione emotiva che rende vivi e attuali, spazi, luoghi, contesti culturali e semplici reperti archeologici giunti fino a noi e con noi capaci di tornare a vivere un frammento del loro passato.
Il progetto si inserisce in una forma di comunicazione sperimentale, ideata e promossa in seno al Museo Archeologico di Firenze, denominata Archeologia Narrante, il cui scopo primario è fare in modo che i musei, le aree archeologiche, i monumenti e i contesti storici urbani ed extraurbani, «si raccontino», non solo utilizzando i canonici linguaggi «didascalici», ma anche attraverso la parola e il gesto teatrale.
Si vuole così proporre al pubblico un diverso modo di entrare in contatto con i beni culturali, siano essi distribuiti su ampi spazi all’aperto, come nel caso dei siti archeologici, o custoditi all’interno dei Musei, con l’intento di sensibilizzare i fruitori e gli appassionati in genere sui temi dell’archeologia, attraverso il teatro e le arti performative.
Gli spettacoli, di conseguenza, sono di norma creati per i luoghi in cui vengono rappresentati, dove hanno la loro naturale ambientazione, come se i resti e le testimonianze archeologiche, talvolta anche solo evocate, uscissero per un momento dal guscio che li imprigiona per raccontare a viva voce uno stralcio della loro storia.