Locandina-promo dell’iniziativa didattica
Una lettura teatralizzata del mito della Chimera nel Museo Archeologico Nazionale di Firenze …alla presenza del mostro !
Gli interrogativi proposti nella visita/spettacolo
Non si capisce a chi sta ringhiando la Chimera di Arezzo in quella posizione d’allarme, i muscoli delle zampe pronti a scartare e le tre bocche rivolte in alto.
Se non si conosce la storia di Bellerofonte e di Pegaso, ali d’aquila, quello strano animale dalle fauci ormai sdentate sembra più un cane da guardia che un terribile mostro. Se invece ci si immagina Khimaira mentre sputa fuoco contro Bellerofonte in groppa al Cavallo Volante Pegaso, la scena diventa chiara e prende vita. Il mostro è di piccole dimensioni e si muove velocissimo sul terreno dello scontro, così che bersagliarlo è quasi impossibile. L’Eroe ci prova e ci riprova, buttandosi in picchiata dal cielo, le cosce serrate intorno ai fianchi del terrorizzato Pegaso, imbrigliato per l’occasione in lacci d’oro dalla severa Atena, e cerca di bombardare Chimera con tutte le pietre che si è portato in volo dentro un gran sacco; ma ogni volta, sbaglia mira e deve cabrare il più velocemente possibile in groppa alla spaventata cavalcatura, così da evitare il lancio di fuoco che l’inferocita belva gli sputa addosso. La testa di capra perde sangue e anche la possente muscolatura della coscia mostra una ferita profonda. Ci immaginiamo il ruggito di Chimera, furibonda di rabbia e di dolore, mentre fiammeggia tutt’intorno, ammorbando l’aria di mefitici e mortali vapori.
Come finirà il terribile duello? E come farà l’Eroe a sconfiggere il mostro?
Mostro che a ben guardare non ci fa paura, né ci ispira inimicizia, anzi, per forma e atteggiamento, attira forse la nostra ammirazione.
E allora, chi è il Mostro? e chi è l’Eroe?
Cresciamo_Insieme__Chimera_al_MAF (il testo ad uso delle scuole)